Caivano: Un altro arresto è stato effettuato dai carabinieri, che combattono quotidianamente il traffico di droga.

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Caivano – Decine di perquisizioni sono state effettuate da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza nella zona del “Parco Verde” di Caivano (NA) e nelle frazioni limitrofe, e tre persone sono state denunciate per contrabbando di tabacchi lavorati esteri dopo un’approfondita indagine con il metodo dell'”alto impatto”.
Inoltre, sono stati sequestrati 14.000 euro a due persone, altri 30.000 euro, due ordigni (uno dei quali rudimentale), oltre 170 cartucce di vario calibro, tre armi da taglio tra cui una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco, cinque bilancini di precisione, circa 408 grammi di hashish, circa 375 grammi di marijuana, circa 28 grammi di cocaina, mentre in un appartamento in disuso sono stati trovati vari materiali per il confezionamento della droga, una pistola replica e numerose munizioni. Sempre sotto il coordinamento della Procura di Napoli Nord, gli agenti della Polizia Metropolitana hanno sequestrato un “altare”.
Tre armi simili a coltelli! Mamma Mia …… Che orrore! Da domani, la criminalità organizzata della zona sarà in pasto ai cani! Purtroppo, questo è il magro risultato di una cattiva gestione politica e di direttive sbagliate impartite ai vari organi di giustizia e ordine pubblico. La distrazione collettiva voluta da alcune persone ha avuto il suo effetto. Chi vive in questa zona sa di cosa sto parlando. E coloro che hanno sempre vissuto nella zona e che hanno tratto profitto dalla questione hanno spesso gonfiato e persino inventato la storia. L’informazione, l’opinione pubblica e persino i politici sanno come ingannare gli ignoranti e i boccaloni che credono alle favole raccontate dai nuovi profeti dell’antimafia. Veniamo al dunque.
Desidero fare un caloroso omaggio alla polizia, che non avrebbe potuto avere un’operazione migliore. Purtroppo, però, stavano andando nella direzione sbagliata. La mafia, come ogni altra cosa al mondo, è un’entità in evoluzione. Come l’umanità, c’è decadenza nel crimine ed era da molto tempo che i trafficanti di droga sentivano la “puzza” – secondo la loro visione – di discarica nel famoso “parco verde”. Questo movimento era iniziato mesi prima che la stazione fosse sostituita dalla compagnia dei Carabinieri in via Flattalunga. Gli unici a non sapere queste cose sono gli abitanti della zona. Ecco perché sono sempre arrabbiato con i “professionisti della legalità” di Noatoli.
Non è un caso che qualche giorno fa, prima e dopo la visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ho voluto individuare il luogo esatto dell’ultima tragedia balzata agli onori della cronaca. Perché qui, dal cosiddetto Bronx del Rione IACP, così come dal centro di Caivano, ogni cortile è stato trasformato in una piazza di spaccio, trasformando la città operaia e contadina nel più grande spaccio d’Europa. Dove una volta le donne e i ragazzi cercavano lavoro nelle fabbriche, ora hanno solo bisogno di un lavoro come sentinelle o come imbustatori di cocaina.
I proventi dell’operazione Maxi di questa mattina hanno fatto il solletico al clan Ciccarelli/Saut Gallo/Angelino. Se questo è il contenuto più grande trovato all’interno del più grande supermercato della droga d’Europa, o i proprietari del supermercato hanno deciso di ridimensionarsi in un “casadduoglio” più piccolo o i più grandi spacciatori d’Europa si sono fusi con l’intera struttura urbana di Caivano. Ma ci vuole tanto a capirlo? Non è così!
Ma è facile dare l’impressione che abbiano fatto ciò che avevano promesso. Nella società moderna l’immagine è tutto! Il cambiamento è sempre faticoso e non si capisce fino a che punto sia conveniente sconvolgere l’equilibrio che sembra essersi creato tra la criminalità e i rispettivi sbocchi dei cittadini onesti. Questi ultimi sono ormai talmente stufi e disamorati della politica italiana nel suo complesso che preferiscono addirittura delegare il loro risentimento.