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Gallup: La maggior parte degli americani crede in Dio, nel paradiso e negli angeli

Caffè Kai/iStock/Getty Images Plus

In un mondo in cui molti si percepiscono impantanati o intrappolati nella decadenza secolare, Ultimo sondaggio di Gallup Fornisce un promemoria tanto necessario che gli americani sono molto più “religiosi” di quanto la maggior parte della gente pensi.

In un rapporto del 20 luglio, Gallup ha scoperto che tre quarti degli intervistati credevano in Dio, sette su dieci credevano negli angeli e due su tre credevano nel paradiso.

6 su 10 credono nell’inferno e nel diavolo. Solo il 15% ha dichiarato di non essere sicuro e solo 1 su 9 ha affermato di non credere a nessuna di queste cose.

Vale la pena ripetere quest’ultima statistica. Nonostante decenni di indottrinamento nella dottrina dell’evoluzione, solo l’11% degli intervistati da Gallup ha affermato di essere evoluzionista. Questo è in diretto conflitto con le celebrazioni del 2020. Scientifico americano “L’educazione evolutiva negli Stati Uniti sta migliorando”.

Scientifico americano Un sondaggio della Pennsylvania State University-National Center for Science Education (NCSE) ha rilevato che due terzi degli insegnanti di biologia delle scuole superiori pubbliche hanno dichiarato con orgoglio: “Pur presentando apertamente la teoria dell’evoluzione e sottolineando l’ampio consenso scientifico sull’evoluzione, non dà alcun credito al creazionismo”.

Ma non si attacca. Senza entrare nel motivo per cui la teoria dell’evoluzione è respinta dalla maggioranza, è sufficiente notare i seguenti punti nel libro di Eric Metaxas. L’ateismo è morto? Al secondo posto nella categoria “Ateismo” su Amazon.

Quasi nove fedeli su 10 lo fanno, mentre la metà dei sondaggi Gallup crede in tutte e cinque le “entità”. Anche tra i 18 ei 34 anni, la maggioranza crede in tutto tranne che nei demoni.

Gallup ha concluso: partito repubblicanoIn particolare, rimangono quasi irremovibili nelle loro convinzioni. “

Altre conclusioni dai recenti sondaggi Gallup spettacolo La partecipazione in tutta la chiesa, che è crollata durante la chiusura del COVID-19, è notevolmente ripresa dal 25% al ​​40%. E la proporzione di coloro che affermano di essere irreligiosi, o “irreligiosi”, si è stabilizzata, forse riflettendo la continua influenza della religione. Il grande risveglio americano.

Nel rivedere quello studio, pubblicato lo scorso dicembre, Frank Newport ha detto: “La proporzione della popolazione che è religiosamente ‘non religiosa’ è rimasta più o meno la stessa per sei anni… coloro che affermano di non avere un’identità religiosa formale… sembrano essersi stabilizzati dal 2017”.

La secolarizzazione della cultura americana è lungi dall’essere completa.

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