Carlo De Benedetti

Carlo De Benedetti, durante la sua apparizione sullo show di Massimo Giletti, ha presentato il suo libro “Radicalità”, in cui è affrontato il delicato tema dei salari italiani, sottolineando come sia impossibile competere sul mercato europeo con salari che rappresentano solo la metà di quelli degli altri paesi.

Biografia di Carlo De Benedetti

Il 14 novembre del 1934 si è affacciato al mondo Carlo De Benedetti, noto imprenditore italiano dal poliedrico talento. Cresciuto in un contesto familiare dedito all’imprenditoria, De Benedetti ha saputo presto distinguersi per la sua visione innovativa e ambiziosa, aprendosi la strada verso una fulgida carriera nel mondo degli affari. Con il passare degli anni, De Benedetti ha dimostrato di possedere doti imprenditoriali fuori dal comune, riuscendo a posizionarsi tra i maggiori esponenti dell’industria italiana. La sua capacità di innovazione e di anticipazione delle tendenze di mercato gli hanno permesso di guidare le aziende di cui è stato a capo verso un costante e progressivo sviluppo.

Il 14 novembre del 1934 si è affacciato al mondo Carlo De Benedetti, noto imprenditore italiano dal poliedrico talento. Cresciuto in un contesto familiare dedito all’imprenditoria, De Benedetti ha saputo presto distinguersi per la sua visione innovativa e ambiziosa, aprendosi la strada verso una fulgida carriera nel mondo degli affari. Con il passare degli anni, De Benedetti ha dimostrato di possedere doti imprenditoriali fuori dal comune, riuscendo a posizionarsi tra i maggiori esponenti dell’industria italiana.

La sua capacità di innovazione e di anticipazione delle tendenze di mercato gli hanno permesso di guidare le aziende di cui è stato a capo verso un costante e progressivo sviluppo. Oltre ad essere un imprenditore di successo, De Benedetti è stato anche un attento osservatore della realtà politica e sociale italiana, impegnandosi attivamente per il progresso del paese e il benessere della comunità. Il suo contributo al mondo dell’economia e della finanza è stato riconosciuto a livello internazionale, rendendolo una figura di spicco nella scena imprenditoriale globale.

Carriera 

Carlo De Benedetti, celebre imprenditore, dirigente d’azienda ed editore di origine italiana e naturalizzato svizzero, ha sviluppato la sua formazione nel campo dell’ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino, dove ha conseguito la laurea nel 1958.

Dopo aver completato gli studi, De Benedetti ha dato il via alla sua carriera imprenditoriale nel 1959, proiettandosi ben presto alla ribalta del panorama economico italiano ed europeo. La sua determinazione e il suo talento strategico gli hanno permesso di affermarsi come uno dei maggiori esponenti del mondo imprenditoriale, guidando alcune delle più importanti aziende italiane in diversi settori, tra cui la produzione di macchine utensili, l’elettronica, l’energia e le telecomunicazioni. Ma la sua attività si è estesa anche al mondo dell’editoria, dove ha raggiunto altrettanti successi grazie alla sua capacità di innovare e di anticipare le tendenze di mercato. Tra le numerose attività intraprese da De Benedetti, si annoverano la fondazione del gruppo editoriale L’Espresso, la partecipazione alla creazione del gruppo editoriale Mondadori e l’acquisizione della casa editrice francese Flammarion.

Formazione ed esperienze

Carlo De Benedetti, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino nel 1958, prestò servizio militare come soldato semplice negli alpini a Bra, nonostante le sue convinzioni antimilitariste. Successivamente, sposò Mita Crosetti, figlia di un noto cardiologo torinese, e iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia.

Nel 1972, assieme al fratello Franco, Carlo acquisì la Gilardini, un’azienda quotata in Borsa che si occupava principalmente di affari immobiliari, trasformandola in una holding di successo attiva soprattutto nell’industria metalmeccanica. Carlo De Benedetti ricoprì le cariche di presidente e amministratore delegato della Gilardini fino al 1976.  Proprio in quell’anno, Carlo De Benedetti, con il sostegno di Gianni e Umberto Agnelli, quest’ultimo suo compagno di scuola ai tempi del San Giuseppe, fu nominato amministratore delegato della FIAT. Sfruttando la sua esperienza acquisita come imprenditore di successo, De Benedetti cercò di modernizzare la società torinese, nomina do manager di fiducia, tra cui suo fratello Franco, alla guida di importanti unità operative del Gruppo. Tuttavia, la sua permanenza alla guida della FIAT durò solo quattro mesi a causa di “divergenze strategiche”.

In cambio del 60% del capitale della Gilardini, di cui De Benedetti era presidente e amministratore delegato, il nuovo amministratore delegato della FIAT cedette alla società torinese una quota azionaria del 5%, precedentemente venduta dalla holding IFI. Dopo la partenza di Umberto Agnelli, eletto senatore della DC, De Benedetti cercò di ridefinire la strategia aziendale, ma nonostante il suo impegno e la sua competenza, la sua permanenza alla guida della FIAT fu breve.